domenica 29 giugno 2008

Luigi Tenco...dopo la prima censura


Luigi Tenco...dopo la prima censura

Questa scena, che ho tratto dal programma televisivo "Musica Hotel" di Dino Verde, dimostra che Luigi Tenco, dopo gli strali della censura per i brani "Cara maestra", "io sì" e "Una brava ragazza" si ripresentò in video agli spettatori italiani, appena alcuni mesi dopo. Certo, però, è pur vero che i condizionamenti furono talmente pesanti che Luigi non poté accettare di buon grado queste "chiamate" RAI, per cui non deve meravigliare alcuno se, nel corso di una intervista sosterrà che la canzoncina "cara maestra" gli era costata un paio di anni di oscuramento TV.

Quando Tenco incideva come R. Ventuno

Quando Tenco incideva come R. Ventuno.

Talvolta, in campo discografico, si è portati a pensare che tutto sia già stato scritto e relativamente ad una parabola breve, quale è stata quella di Luigi, questa sensazione è pure corretta, dato che per catalogare le limitate incisioni di quando Tenco era in vita, basta saper contare fino a cento, che è poi l'anagramma anche del suo vero cognome.
Ma Luigi non finisce mai di stupire per le tracce che ha lasciato ed allora mi permetto di evidenziare che non ho mai letto niente a proposito di questo R. Ventuno (cfr. microsolco della Gamma GX 01-003) di cui si aveva notizia invece nel lontano Messico.
In Italia un brano analogo è stato inciso da un certo Dick Ventuno....che però potrebbe evidenziarsi come D.Ventuno e sappiamo che la lettra R invece non è la D.
Per la cronaca (e non per la Storia) dirò che siamo in presenza di un...Notturno senza luna.

Anche questa notizia, che per molte persone può essere considerata di poco conto, spero vada ad arricchire gli archivi del Club Luigi Tenco di Venezia.

mercoledì 25 giugno 2008

Se non lo sai...te lo dico io




Se non lo sai...te lo dico io.

Nel 1965, Luigi Tenco fu protagonista di un film cosidetto "musicarello" per la regia di Tullio Piacentini.
In quella occasione Luigi cantò un brano che gli aveva procurato una certa notorietà anche all'estero.
Si trattò di "Ho capito che ti amo" che in Spagna (a Barcellona) era risultata la canzone vincitrice del "Festival del Mediterraneo" ed in Argentina veniva proposta come sigla di una seguitissima telenovella televisiva.
Nel 1965 Luigi era anche un militare chiamato "lupo di Toscana" ma pare che ottenere permessi per portare i militari sul grande schermo non fosse particolarmente difficile, in quel periodo.
Di questa indicazione, che non ho mai trovato segnalata da altre parti e che spero vada ad arricchire il materiale del Club Luigi Tenco di Venezia, a richiesta, fornisco la prova.